Oggi esuliamo un po' dal make up per parlare di acidità: la mia.
Non vi nego che ultimamente ho un livello di acidume abbastanza alto, e per parecchie cose, riguardanti il mondo blogger e non solo: oggi inizierò dal "non solo".
Alcune di voi forse sono già mamme, altre forse desiderano diventarlo, io una sola cosa vi chiedo: educate i vostri figli e rispettate la loro età.. oltre a tutto il resto del mondo che vi circonda.
Questo post potrebbe sembrare scritto "contro" i bambini, che notoriamente non mi piacciono, ma in realtà io ce l'ho con i loro genitori, o almeno con parte di essi, ossia quella fetta comunemente denominata "testa di cazzo".
Ad esempio, ce l'ho con quei genitori che non capiscono che non possono pretendere di portare un bambino piccolo al ristorante, e che quello stia buono anche 2 o 3 ore, seduto e composto a tavola.
Infatti ciò non accade quasi mai.
Quello che accade, invece, è che il bambino inizi, ovviamente, ad annoiarsi, a fare i capricci, magari a correre qua e là per il ristorante arrecando disagio ad avventori e camerieri.
Non è colpa loro, i bambini sono bambini e si comportano come tali, la buona educazione, quando c'è, arriva ma solo fino ad un certo punto: è il genitore che dovrebbe capire che forse è il caso di lasciare il bambino con i nonni, o pagare una babysitter, o andare in un locale appositamente attrezzato di sala bimbi.. oppure, non potendo applicare nessuna delle precedenti ipotesi, dovrebbe semplicemente rinunciare alla propria serata.
Rinunciare, sì.
Perchè il figlio è tuo e devi gestirtelo tu, non devi imporlo agli altri.
Ma i bambini non pesano, dirà qualcuna, i bambini portano gioia, sono "pezzi di cuore".. vediamo alcuni esempi di questa gioia:
Quando sei al ristorante e lasci tuo figlio schiamazzare in giro, non stai diffondendo gioia ma stai dando fastidio a tutti gli altri che vanno fuori a cena magari per godersi una serata romantica e/o tranquilla, o che semplicemente gradirebbero parlare in un ambiente rilassato.
Quando per non far schiamazzare tuo figlio di 5 anni gli dai in mano un Ipad e gli fai vedere i cartoni animati a tutto volume, manco fossi nel salotto di casa tua, non stai diffondendo gioia ma stai dando fastidio esattamente come sopra (vi giuro che quando ho capito da dove provenissero le voci del cartone sono rimasta basita.. no comment..)
Quando invece di caricare la macchina e andare al mare a Loano preferisci farti la tua vacanzina ai Caraibi e lasci che tuo figlio pianga, faccia i capricci, corra, strilli, scalci giusto per quelle 8 - 9 ore di volo, e il massimo che fai è dire ogni tanto "su su fai il bravo", non stai diffondendo gioia ma stai dando fastidio a chi già generalmente sui voli sta scomodo di suo, a chi magari tenta di dormire, a chi tenta di vedere un film, a chi tenta di lavorare.
Io scendo da questi voli generalmente con un gran mal di testa e con un istinto omicida a mille.
Quello che voglio dire è che un figlio sarà anche una gioia (per i propri genitori), ma comporta delle rinunce, delle assunzioni di responsabilità e dei cambi di abitudini: non sono gli altri a doversele sobbarcare e sopportare, siete voi genitori.
E, per citare una saggia donna: volete le gioie della genitorialità? E allora non potete avere anche le gioie del ristorante, delle vacanze lontane, di tutto ciò che facevate prima, ed esattamente come lo facevate.
Perchè non sono più le vostre esigenze, ma quelle di vostro figlio che devono avere la precedenza, e le esigenze di un bambino non sono certo stare per ore al ristorante o su un volo intercontinentale o a una mostra o a qualunque altro genere di manifestazione/divertimento da adulti.
Con questo post non intendo insegnare nulla a nessuno: non sono un'educatrice, non sono una psicologa, non sono una pedagogista, sono semplicemente una donna di buon senso (o almeno lo spero) stufa di vedere la maleducazione e il menefreghismo dilagante di tanti "adulti", che si traduce nell'altrettanta dilagante maleducazione e menefreghismo di tanti bambini.
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